Ho guardato tutta d’un fiato la serie del momento “13 reasons why“, come tutti a giudicare dai post che vedo sui social.
Credo ci siano ragioni ben precise per cui questa serie ha riscosso così tanto successo e di certo è vero che negli ultimi anni tante delle serie tv prodotte abbiano raggiunto livelli di sceneggiatura e produzione migliori della maggior parte dei film girati quindi non c’è nulla di cui stupirsi.
La serie in questione non è priva di difetti, ci mancherebbe, ma ha il grande merito di portare ad una riflessione su temi che finora sono stati toccati in modi molto diversi da questo che risulta, di fatto, il più immediato.
Per chi vivesse in un universo parallelo e non sapesse di che sto parlando, evito spoiler ma vi basti sapere che la serie parla di una ragazza di 16 anni, suicida, che decide di lasciare delle cassette audio dove racconta i motivi che l’hanno spinta a compiere un gesto tanto disperato e farle avere a coloro che hanno contribuito a renderle la vita insopportabile.
In parole semplici può sembrare una commediola da teenagers, nel particolare mi ha colpito perchè mi ha costretta alla riflessione su un tema attuale come non mai. I casi di bullismo si sprecano nelle cronache dei nostri giornali, come se prima non esistesse un fenomeno del genere.
No, mi dispiace, c’è un po’ di bullo in ognuno di noi, fatto o subito.
Ci siamo passati in molti.