Sono giorni che penso a quell’intervista che mi aveva lasciata “stonata”.
Lei lo ha detto meglio di come lo potrei argomentare io.
E soprattutto…in questi giorni mi sembra arrivino i messaggi sbagliati sul mondo femminile da ogni dove. Finalmente mi sembra che qualcuno abbia detto qualcosa di intelligente, perciò eccolo qui.
prima o poi l'amore arriva. E t'incula.
Natalia Aspesi in una recente intervista (http://www.linkiesta.it/it/article/2016/02/27/natalia-aspesi-la-liberta-di-non-fare-figli-e-la-piu-grande-conquista-/29409/) dice cose intelligenti sulla scelta di non essere madri. La leggo con grande interesse e poi mi imbatto in questo passaggio:
“Le donne fanno figli tutto tranne che per istinto materno. Ha a che fare con l’incapacità di accettare che le relazioni d’amore finiscono e che anche il matrimonio è una società al cui interno, dopo qualche anno, la passione si attenua”.
E mi centra in pieno, perché è proprio così, per me. Io sono una donna che ha sempre temuto di essere la prima a dire non ti amo più, ho il terrore dell’inconsistenza e della caducità dei miei sentimenti, di non nutrire passioni abbastanza forti, che la passione come la fede ha a che fare con il trascendente, non si può scegliere di credere in Dio, non si può scegliere di amare qualcuno o qualcosa.
Un figlio (non lo…
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L’articolo di Natalia Aspesi avrei potuto scriverlo io prima di avere figli, pensavo esattamente questo, e spero tanto adesso che sono mamma di non essere diventata una di quelle ragazze noiose
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Secondo me ognuno dovrebbe essere felice del suo divenire, che non toglie nulla agli altri. Inutile acclamare a gran voce un diritto che è già tuo. Non hai una pistola puntata alla tempia, non c’è una legge che dice di avere figli per forza. Quindi perché inneggiare alla non-maternità come fosse qualcosa di più figo dell’essere madre? ognuno fa quello che crede meglio per sé stesso e punto. E anche se a volte mi sento noiosa….sono io, una donna che ha scelto di essere mamma ma non ne capiva bene il senso fino a che non l’ha provato e quindi ne parla per sviscerare quello che sente, per sentirsi meno sola, per mille e un motivo. Ma di certo non rompo le palle a nessuna non mamma, chiedendole perché tu no. Mi aspetto che si faccia lo stesso e non ci si domandi perché io sì, con un moto di quasi disgusto. Ciao Ale, sono certa che non sei noiosa anche solo perché ti fai delle domande e credimi, è già molto!
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