Ogni madre che si rispetti (e che scarabocchia un blog) nelle ultime due settimane ha per forza scritto un post #backtoschool.
Se non lo ha ancora fatto è perchè, come me, il #backtoschool lo stava ancora aspettando con la bava alla bocca.
Un po’ schiumavo per il brivido di libertà, quella condizione di semilibertà vigilata (come l’ha definita benissimo la mia amica Lucia) in cui hai QUALCHE ora di tempo che tu definisci libero ma in che in realtà appena apri l’agenda/la porta di casa hai già capito che impiegherai per essere estremamente produttiva. Perchè adesso non hai più scuse.
Sì perchè prima potevi addurre ifinite scuse.
Il Cinno si sa che è per natura molesto, così che, 90 su 100, se tu stai caricando la lavastoviglie con zelo da chirurgo ….taaaac ecco il Cinno che puntualmente cerca di tagliarsi una vena col coltello sporco e quindi niente, chiudi tutto e riprova più tardi.
Sono certa che anche tu, madre, hai provato più volte a caricare la lavatrice in presenza di un Cinno e che l’impresa ti è sembrata parogonabile solo alla tela di Penelope…metti dentro una maglietta, Cinno tira fuori la maglietta, rimetti dentro la maglietta, Cinno ha rubato un calzino e un pantalone. Meglio darsi al girotondo.
Ma ora, ora che i tuoi figli entrano nel GRANDE CONTENITORE, tu madre improvvisamente diventi quella che può fare tutto. Agli occhi degli altri. Perchè dentro di te esiste una vocina che tirerebbe volentieri verso il centro commerciale pieno di vetrine luccicanti che non guardi attentamente da più di 3 anni, la parrucchiera….chi è?
La piscina…lo yoga…sapevate che esistono corsi di yoga alle 11 del mattino?
Ecco la madre comune vorrebbe spendere il suo tempo libero dai figli. Garantito. Tutte.
Invece no. Adesso ti senti in dovere di fare, fare, fare.
Più ore di lavoro, più lavatrici, più pulizie, più organizzazione.
Perchè adesso puoi, non hai più Cinni urlanti attaccati alla veste che implorano perchè tu li guardi, li ascolti, li ossequi.
Allora qui mi fermo e rifletto sul grande privilegio che ho avuto finora.
Il privilegio di vivere il tempo con i miei figli come volevo e con dei ritmi solo nostri, un tempo che non ci sarà più e che già rimpiango. Non certo perchè me ne stavo con le mani in mano ma perchè era così pieno del necessario e solo di quello, pieno di noi e delle nostre esigenze senza che fosse nessun altro a dettarle.
Una magia rara che rimarrà nelle domeniche mattina lente come piacciono a noi e in pochi altri momenti perchè si sa che quando sei dentro, balli.
Per la cronaca: i Cinni dopo un momento di lieve insicurezza si sono abbandonati completamente al caos della classe. Mi hanno salutata con un cenno della testa che neanche James Dean e si sono buttati nell’avventura senza slanci di nessun tipo, crisi isteriche o tragedie degne di nota. Alla faccia di chi mi ripeteva che è stato deletereo tenerli così in “contatto” con me per tutto questo tempo.
Cinno Ale ha persino pianto per rimanere a scuola, attirando l’attenzione dei “DADI” che hanno proferito la proverbiale frase: “non si è mai visto un cinno che piange per rimanere a scuola”.
Prevedo già un prossimo Einstein in famiglia.
Ah, e come sapete, nelle scuole italiane vige la legge del “separiamo i gemelli” a meno che non ci siano richieste particolari e documentate da parte dei genitori.
Anche qui per chi si stesse ponendo domande…no, nessuna crisi nella separazione dal fratello…anzi! Pare che Cinno Rici si sia già fatto 5 amici (a detta sua…fonte non confermata).
Insomma fin qui tutto bene.
DAY 1 DONE
Bene! Il problema del tempo libero senza figli è l’eccessivo livello di aspettativa su di esso. Voglio dire.., sono 3 ore e noi ce le vogliamo fare bastare per scalare l’everest!
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Completamente d’accordo! Stamattina nel mio delirio da ora d’aria ho ben pensato di andare al CUP…maledetto ottimismo
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L’alto contatto… benedetto sia l’alto contatto che rende i bimbi così sicuri dell’amore di mamma e papà che, quando è il momento, prendono davvero il volo.
Dopo i giorni della novità può darsi che i cuccioli abbiano qualche momento di crisi ma li supererete alla grande.
Mia figlia il primo mese d’asilo ci andava come se fosse stata casa sua, poi ha patito qualche giorno di nostalgia della mamma e infine è diventata definitivamente un’entusiasta della scuola.
In bocca al lupo e un abbraccio.
Ketty
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Grazie Ketty, ricambio l’abbraccio e spero che riuscirò a gestire l’eventuale crisi…al momento non son pronta! !!
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Quando in tempi “non sospetti” è molto più giovane mi ritrovavo in palestra la mattina le ho viste delle mamma la mattina, giuro! Io dal mio canto ho smesso da almeno 2 anni… Goditi queste “ore di aria” e mi raccomando ogni tanto riempile con un parrucchiere (per dire) o una coccola per te!!” 😉
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Mi impegnerò tantissimo per ritagliare (e tagliarmi quel cespuglio che ho in testa) del tempo per almeno una cosa che mi piace e che sia lentiiiiisssssima 😉
…ma sul serio le madri vanno in palestra???
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Che sollievo leggere che i tuoi Cinni abbiano preso bene l’ingresso all’asilo. Io – che,come te, sono 24h al giorno con la mia nana – sono già in ansia per il prossimo anno. Temo tantissimo la sua reazione e anche la fine di questa nostra libertà 😦
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Anche io ero in tensione estrema e come sempre…se mi fido di loro, mi sorprendono più di quanto non possa immaginare! I bimbi hanno veramente capacità superiori alle nostre quando si tratta di accogliere le novità!
…alla routine invece non mi abituerò facilmente. …mi piaceva troppo seguire i ritmi naturali ma…mi do tempo 😉
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