Non ci può credere.
È passato 1 mese.
Santa Madre non ci crede.
È arrivato giugno, quel mese magico, secondo la tradizione della nonna, in cui i pannolini volano via da soli.
Mi è stato detto “ma perché non hai aspettato giugno per togliere il pannolino ai Cinni? È tutto più facile, fa caldo”.
Come se il caldo avesse proprietà di ritenzione idrica sulla vescica. Come se il caldo fosse sinonimo di una loquacità spontanea e via che mi ritrovo a chiacchierare di cacca e pipì con due Cinni fino ad allora muti.
No, signore mie. Con giugno non cambia una beata cippa.
Un Cinno è ancora pannolato perché apparentemente non è mai il momento giusto. “Eh no dai, andiamo via per il week end, da soli, che vuoi far fare tutto il lavoro sporco ai nonni?” “Eh no dai, che domani dobbiamo andare a vedere case e vuoi farlo pisciare sui pavimenti altrui?” “Eh no dai, non ne ho voglia”
Cinno Ale di fatto persiste nel piantarsi in mezzo ad un posto qualunque, aprire le gambe e semplicemente liberarsi. Ah, che bella la civiltà. Dovrò fargli qualche lezione sulla società contemporanea e quella Signora Apparenza che va di moda ora e che poco si sposa con la Signora Gialla giù per le braghe.
Santa Madre = 0 / Cinni = millemila