Dopo tanti libri dedicati alla gente piccola, oggi ho deciso di proporre una lettura per la gente grande (si vede che siamo in un periodo/fanatismo “Il Piccolo Regno di Ben e Holly”?!)
Devo confessare che non amo le recensioni sbrodolate.
Non mi piace quando mi raccontano la trama anzi mi innervosisco.
Mi piace di più avere un’idea dei temi trattati e sapere il perché è piaciuto a chi me lo sta consigliando, insomma perché dovrei leggerlo.
Mi piacciono i retroscena perché sono fermamente convinta che ad ogni periodo della nostra vita corrisponda proprio il libro perfetto, quello che ci solleva o quello che ci sprona, quello che ci fa passare quella mezz’ora lieta di cui avevamo tanto bisogno o ci dà lo schiaffo morale che in un attimo ci riporta alla riflessione che dovevamo fare ma da soli proprio non ci arrivavamo.
È un potere enorme di cui mi sono innamorata da subito.
Ho memoria di me in mezzo ai libri…da sempre!
Allora ecco qui la mia non-recensione, a modo mio.
Il libro di oggi l’ho letto durante gli anni dell’università.
Mi ricordo questo corso di Letteratura Inglese del terzo anno.
Mi aspettavo un pippone su Joyce, as usual, invece mi entra in aula questo metallaro cinquantenne in All Stars e giacca di pelle, con gli occhiali grandi e neri che vanno tanto di moda ora, con tanta di quella passione per quello che sta facendo che fu amore a prima vista.
Grazie Gino perché mi hai fatto conoscere autori come Ballard e McEwan che sarebbero stati i miei compagni di una vita universitaria tutta rock&roll. Ma di questo parlerò un’altra volta…
Scambi
di David Lodge
Leggilo se:
Ti intriga il tema del doppio.
Ti chiedi spesso come sarebbe la tua vita se non fossi nato esattamente lì, in quel preciso ambiente.
Ti chiedi spesso come sarebbe prendere e trasferiti in un posto lontano da tutto quello che conosci.
Non hai pretese di leggere un capolavoro della letteratura ma qualcosa di divertente e cattivo (nel senso di estremamente crudo rispetto ai risvolti meno carezzevoli dell’animo umano).
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Questo post partecipa alla rubrica di HomeMadeMamma.
Anch’io ti propongo una lettura per la gente grande: http://www.fratinieditore.it/la_bambina_e_il_buio.html. M’ha fatto spanciare dalle risate! 🙂
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Grazie per il consiglio, sempre molto graditi ma se fanno anche ridere…beh allora evviva!
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Grazie a te per la risposta, e buona lettura! 🙂
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A me questa tua non – recensione piace molto e quindi mi segno il tuo suggerimento…perchè penso spesso a come sarebbe “se…”!
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Felice che ti sia piaciuta e poi fammi sapere se ti è piaciuto il libro! 😉
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Sembra intrigante e davvero particolare… ne prendo nota anche se… se dovessi giudicare dalla copertina non lo comprerei ih ih!!!
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Le copertine ingannano! I protagonisti sono due professori universitari…credo fosse stata scelta per questo ma occhio che la mia è una vecchia edizione di 10 anni fa quasi!
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Direi, soprattutto, se ti piace la letteratura contemporanea, che fa un uso intelligente del device postmoderno del double coding; se ti diverte il genere del campus novel (di cui questo, a parte il solito Nobokov, è uno degli esempi più antichi), e anche la letteratura umoristica di tradizione British. David Lodge, grandissimo teorico letterario inglese, ha scritto una serie di romanzi, specie i primi che, sotto il velo dell’ironia e dell’apparente superficialità di trama, nascondono riflessioni assai significative. Questo è uno dei casi.
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30 e lode. E adesso dimmi che sei il mio prof. Gino che mi fa una carrambata! 😜😜😜
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Difficile, sono femmina (intendi Scatasta, quand même?)
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Ovvio…e chi se no! Vedo con piacere che anche tu hai fatto la sua conoscenza. Chissà se siamo state a pestare gli stessi sassi sconnessi dello stesso cortile interno con quel povero albero a farla da padrone…
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All’università di Bologna ho insegnato alcuni anni; anche se non ero di base in via Cartoleria.
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