Siamo entrati nei TerribleTwo.
Almeno così mi han detto.
Capricci, NO come se piovesse, scenate di isteria generale.
Davanti ad un mio divieto di qualunque genere, i Piselli dimostrano a gran voce come ci si oppone, resistenza ad oltranza, piccoli partigiani moderni.
Come gli spiego che anche la rabbia è un sentimento normale, che va accettato e poi messo da parte, che la parte più bella è fare pace?
Con un libro!
Che rabbia!
di Mirreille d’Allancé
Testi semplici, disegni bellissimi e curati per imparare ad infilare tutta la rabbia in una scatola e fare pace.
Questo post partecipa alla rubrica di HomeMadeMamma
Bel consiglio. Cercherò il libro. Ciao
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Un classico, ormai,eppure è sempre bello leggere che qualche mammablogger lo consigli 🙂
Una mia amica mi disse: “non sono nei terrible two, semplicemente SONO VIVI” (e lei fa l’educatrice ed è mamma). Aveva ragione, ed è un momento molto bello, dove si impara con loro a gestire anche la nostra di rabbia (quando non ci ascoltano 😉 )
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Infatti per i gemelli questo è un periodo bellissimo secondo me e anche per me!! Il primo anno con due neonati con rigurgito e insonni sì che definirlo terribile è un eufemismo…
Davvero questo libro mi aiuta molto, lo prendo quando iniziano le crisi di pianto e glielo racconto…giuro che ha un effetto terapeutico per tutti!
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L’ho comperato tempo fa e messo da parte, per tirarlo fuori come gradiot e utile dono all’occasione.
Tu mi confermi che è bello!!!
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Ho visto spesso questo libro in biblioteca ma non l’ho mai preso, la prossima volta controllo se è disponibile!
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Con questo libro mia figlia ha avuto una reazione molto particolare… e tutt’ora lo ricorda come un libro che le ha messo paura, anche se sono passati alcuni anni http://libri-stefania.blogspot.it/2011/05/che-rabbia-mireille-dallance.html
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Sinceramente non ho letto libri sull’argomento, ma solo letto degli articoli su internet. Ho seguito un consiglio che mi è servito molto : “pochi no e tutti motivati”.
Devo dire che è stata la tecnica giusta.
Sempre spiegare un no, i bimbi sono molto più intelligenti di quello che pensiamo.
Io ho puntato molto sulla sicurezza e spiegato bene i pericoli e Greta devo dire ha recepito bene. Questa estate ho constatato che era la tecnica giusta perchè un padre invece di dire alla figlia di non andare in un determinato posto, le diceva che li c’era una strega…e lo ha detto anche agli altri bimbi, tra cui mia figlia….ecco …tutti i bimbi volevano andare li, quando poi sono riuscita a convincerla che non c’era nessuna strega ma che non poteva andare li perchè poteva farsi male, la mia bimba non c’è più andata.
Spero di averti dato un buon suggerimento.
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Grazie Marzia! Suggerimenti sempre ben accetti!!
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